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E-commerce: come recuperare i carrelli e …il fatturato!

ecommerce, vendite on line

Come abbiamo detto, l’abbandono del carrello è uno dei problemi maggiori nei siti di e-Commerce ma la conversione persa in questo caso può essere considerata anche un’opportunità per capire le esigenze ed i bisogni degli utenti e per applicare strategie mirate e personalizzate per cercare di recuperare gli acquisti persi

Ecco alcune strategie:

  1. AGGIUNGERE UNA WHISHLIST:

con questa opzione è possibile aumentare il recupero dei carrelli poiché si incoraggiano i clienti a recuperare i loro carrelli e completare la vendita in secondo tempo.

    2.  INVIARE IL CARRELLO ABBANDONATO VIA MAIL:

Ovviamente questa possibilità è applicabile solo per gli utenti che si iscrivono e di cui conosci l’email. E’ possibile impostare un programma di recupero dei carrelli abbandonati via email, per inviare ad ogni utente il contenuto del proprio carrello abbandonato. Devi però prestare attenzione a rispettare alcuni importanti parametri:

  • non aspettare oltre le 24 ore per l’invio. Domani potrebbe essere troppo tardi! Il tempo giusto per l’invio di un’email con il carrello può variare dai 30 minuti alle 6 ore circa, dipende dal settore.

Email inviate 3 ore dopo che un cliente abbandona il carrello ha una media di recupero del carrello del 40% e una chiusura del 20%.  Questo tasso di conversione può essere incrementato ulteriormente aggiungendo ad esempio un codice promozionale per concludere l’acquisto.

  • inserisci le foto dei prodotti nell’email per ricordare all’utente quali sono i prodotti che ha inserito lui stesso nel carrello abbandonato
  • utilizza il principio di scarsità, sottolineando che i prodotti hanno una disponibilità limitata per cui potrebbero non essere più disponibili a breve
  • evidenzia le garanzie per pagamento e consegna e le relative modalità, così da ridurre i fattori di incertezza.

Il recupero dei carrelli abbandonati via email è un’efficace strategia, ma la maggior parte dei carrelli viene abbandonata da utenti nuovi che non hanno un account e che quindi non hanno rilasciato la propria mail… ecco di seguito una strategia applicabile in questo caso

  3. ATTUA UNA CAMPAGNA DI REMARKETING (o retargeting):

Grazie a strumenti come Google Adwords e Analytics e come Facebook è possibile seguire il tuo cliente durante la navigazione su altri siti Internet o su Facebook per ricordandogli i prodotti che ha visto e per incentivarlo ad acquistare. (per approfondimenti scrivi a: blog@efacile.it)

Puoi usare il remarketing anche per inviare messaggi personalizzati e pertinenti con il comportamento dei potenziali clienti su web, con risultati molto più elevati rispetto alle email massive.

Da un’indagine condotta tra gennaio e maggio 2015 è emerso che nel caso dei messaggi personalizzati con il remarketing, la percentuale di click è stata del 5,5%, contro lo 0,4% ottenuto con il mailing tradizionale, quindi, 14 volte più elevata.

Come mostra l’indagine, i messaggi massivi non sono più efficaci per cui il remarketing offre sicuramente una maggiore opportunità per le aziende eCommerce poiché consentono di approcciare i potenziali clienti in base al loro comportamento sul sito, ancora prima che si siano registrati o abbiano effettuato il primo acquisto.

Ovviamente una singola strategie da sola non basta… è sempre bene utilizzare più strategie di recupero carrelli abbandonati e testare di volta in volta le soluzioni migliori a riportare gli utenti al proprio carrello.

Ad ogni modo, una strategia di remarketing ben studiata ti consente di recuperare fino al 20% – 30% delle vendite.

Per approfondimenti chiamaci allo 0861 847127 oppure scrivi a blog@efacile.it

 

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